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PUA | Punti Unici di Accesso

COSA SONO I PUNTI UNICI DI ACCESSO?

Il Punto Unico di Accesso è il luogo, all'interno della Casa di Comunità, a cui il cittadino in condizione di fragilità o di cronicità può accedere direttamente per richiedere supporto e orientamento ai servizi. Attraverso un approccio integrato ai bisogni, semplici o complessi, della persona si è in grado di offrire una presa in carica completa.

 

DOVE SONO I PUNTI UNICI DI ACCESSO?

Sono collocati all'interno delle Case di Comunità del territitorio lodigiano attualmente attive: Sant’Angelo Lodigiano, Codogno e Casalpusterlengo.

Nel 2025 l’attività del PUA (Punto Unico di Accesso) delle tre Case di Comunità dell’ASST di Lodi è stata rafforzata con l’introduzione di Assistenti Sociali dell’Ufficio di Piano.

Attualmente lo staff del PUA si compone di Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFeC), di Assistenti Sociali di ASST e di Ufficio di Piano ed eventuale personale amministrativo di supporto.

 

COSA VUOL DIRE PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO?

Il percorso assistenziale integrato, organizzato in cooperazione tra il sistema dei servizi della ASST, dei Comuni interessati e dell’Ufficio di Piano, prevede di accogliere e individuare il bisogno del paziente o dei suoi familiari/caregiver, di informare e orientare l’utente sulle diverse opportunità offerte in ambito socio-sanitario a livello territoriale e di definire successivamente un piano di intervento personalizzato anche attraverso la promozione e il coordinamento di incontri di rete.

Laddove possibile il servizio necessario sarà attivato già a partire dal primo accesso al PUA, per esempio nel caso di prestazioni come l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Nelle situazioni più complesse, invece, la soluzione sarà rimandata a una ulteriore fase di valutazione multidimensionale che coinvolge - oltre agli operatori sociosanitari del PUA stesso (IFeC ed Assistente Sociale) e il medico di medicina generale dell’assistito - anche altri soggetti come medici specialisti (es: neurologo, geriatra, palliativista), psicologi, operatori sociali dei Comuni o dell’Ufficio di Piano per rispondere in maniera adeguata anche a problematiche di tipo sociale.

In tutte le fasi, sarà di fondamentale importanza la collaborazione tra l’équipe del PUA e il MMG-medico di medicina generale dell’assistito, che dovrà essere informato sull’esito dell’accesso e dell’attivazione dei percorsi a favore del paziente, con l’indicazione dell’eventuale IFeC di riferimento.

 

COME POSSO ACCEDERE AL PUA?

L’accesso al PUA può avvenire spontaneamente da parte della persona o dei suoi familiari oppure su indicazione di altre figure di riferimento come il medico di medicina generale, l’IFeC stesso, le Unità di Continuità Assistenziale (UCA), i medici specialisti o ospedalieri, i servizi di dimissioni protette, il Pronto Soccorso, gli assistenti sociali dei Comuni, le associazioni di volontariato o altre realtà del Terzo Settore.

Le segnalazioni possono pervenire per accesso diretto - dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 con presenza dell’IFeC e dell’Assistente Sociale -, oppure telefonicamente o per posta elettronica ai seguenti indirizzi:

 

INDIRIZZI E CONTATTI:

PUA CDC Sant’Angelo Lodigiano Strada Provinciale 19 n. 1

•    telefono 0371-373947

•    e-mail puasal@asst-lodi.it 

 

PUA CDC Casalpusterlengo - Via Fleming n. 1

•    telefono 0377-924834 

•    e-mail puacas@asst-lodi.it

 

PUA CDC Codogno Viale Gandolfi n. 2

•    telefono 0377-465352

•    e-mail puacod@asst-lodi.it 

 

 

 

 

 

Immagine di pch.vector su Freepik

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